Questa ricetta è il frutto di un azzardo, dato che mi sono cimentata con un impasto mai fatto prima e, come se non bastasse, ne ho pure modificato le dosi arbitrariamente.
L’originale è di Christophe Felder, celebre pasticciere, e se ne possono trovare sul web molte repliche.
Io ho corretto le dosi in base ai sensi di colpa, ovvero:
quanto burro posso concedermi in una settimana prima di finire nelle televendite di attrezzi dimagranti?
E dunque, questa è la mia personale-dietetica-(diciamo)-rivisitata ricetta: disporre la farina in una ciotola con zucchero e sale, aggiungere le 2 uova ed il latte tiepido dove avete sciolto il lievito. Si lavora il tutto e poi si aggiunge il burro a pezzetti, a temperatura ambiente.
Lavorando l’impasto si ottiene una palletta appiccicaticcia, per maneggiarla meglio io ho cosparso più volte il piano di lavoro con della farina. Poi si mette a lievitare per circa 2 ore e, come è successo a me, potreste notare che la palletta non è cresciuta per nulla. La re-impastate comunque e ne ricavate circa 7-8 palline che metterete negli stampini da muffin, e aspettate un’altra ora e mezzo per la lievitazione.
A questo punto potete infornare a 180° gradi per circa 20 minuti, sperando che nel forno le briochine diventino tali e non rimangano un impasto col peso specifico del plutonio. Nella versione originale la superficie dei dolcetti va spennellata con un pochino di uovo e granella di zucchero. Io non ho fatto niente di tutto ciò perchè me ne sono dimenticata e comunque la granella di zucchero non ce l’avevo.
Ed ero lì a fustigare la mia presunzione quando invece, alla fine, il risultato è stato sorprendentemente buono (!). Ho tirato fuori dagli stampini dei bei dolcetti perfettamente lievitati, dalla consistenza compatta e dal gusto delicato, con la giusta nota burrosa (per me ed il mio futuro colesterolo).
Unica nota: aggiungerei un pò di zucchero se le volessi esclusivamente per la colazione, ma il vantaggio inaspettato di queste briochine è che la loro poca dolcezza le rende perfette anche con un formaggio o dei salumi.
Buon appetito, e mai gufarsela in anticipo.